
Come leggere l’etichettatura energetica del robot aspirapolvere
In relazione agli aspirapolvere che si tratti di robot oppure tradizionale, è bene affrontare l’argomento dedicato all’etichetta energetica. Sul sito www.guidarobotaspirapolvere.it tante utili informazioni.
Le nuove normative energetiche degli aspirapolvere.
E’ bene ricordare come lungo l’intero corso dei decenni precedenti l’intero millennio, le campagne pubblicitarie di aspirapolvere hanno battuto sulla maggiore potenza elettrica dell’elettrodomestico che comporta una migliore performance del prodotto. Con il trascorrere del tempo, si è compreso come tale assunto non fosse vero, perchè l’unico valore di potenza assorbita non è capace di assicurare una garanzia effettiva sulla prestazione di pulizia dell’apparecchio. Invece, la qualità di un prodotto riguarda fattori come il design, le componenti meccaniche ed anche la potenza di aspirazione.
Una potenza elettrica più elevata, potrebbe rivelarsi un boomerang, traducendosi solo in un superiore consumo energetico, con conseguenze sulla bolletta energetica.
Occorrerà allora sottolineare come dal primo giorno di settembre del 2014 con l’entrata in vigore della nuova etichetta energetica che accompagna gli aspirapolvere prodotti in europa, che deve essere in accordo con le nuove direttive EU, con ben sette classi di efficienza, c’è il limite di 1600 W per ciascun apparecchio e una minima soglia di aspirazione.
Ne deriva che dal 2014 la potenza elettrica è solo uno dei punti delle direttive europee nuove, in relazione all’efficienza energetica e prestazioni. I punti principali di tale provvedimento sono:
-gli aspirapolvere non possono venir prodotti con una potenza eccedente i 1600 Watt, limite poi diminuito in modo ulteriore a 900 W nel settembre del 2017.
-Le classi energetiche sono sette, dalla più efficiente A alla meno efficiente G.
-Il limite fissato sull’annuale consumo di energia che dovrà essere attestato al di sotto dei 62 kWh annui.
-La capacità di aspirazione dovrà raggiungere almeno il 70 % sui tappeti ed il 95% sui pavimenti duri come piastrelle, parquet e marmo.
Tali nuove normative vengono applicate soltanto alle aspirapolveri e alle scope elettriche, con esclusione di quelle a batteria, i robot e gli aspirapolvere centralizzati, ovvero quei particolari aspirapolvere installati in appartamento che sono dotati di un tubo che si innesta in modo diretto in specifiche bocchette presenti nei muri, oltre che per i lava pavimenti ed anche le apparecchiature per esterni. Dal settembre 2017 non soltanto la potenza assorbita è stata resa minore ulteriormente, bensì pure agli aspirapolvere con filtro ad acqua c’è stato l’obbligo di uniformarsi all’innovativo complesso di regole stabilite a livello continentale.
Dunque, il robot aspirapolvere rappresenta un vero e proprio passo in avanti su tutti i fronti, dalla pulizia della casa al risparmio energetico.