Idropulsore, come è fatto

Novembre 6, 2019 Off Di admin

Ancora non è chiaro a tutti cosa sia un idropulsore, un prodotto innovativo che garantisce la massima igiene orale e dentale grazie a un potente getto idrico che pulisce la bocca e oltre a liberare i denti da eventuali residui di cibo e placca, fa bene anche alle gengive tenendole alla larga da insidiose infezioni che potrebbero, se non curate sul nascere, trasformarsi in gravi patologie. Dire che l’idropulsore sostituisce il filo interdentale o il collutorio è, a dir poco, riduttivo perché non dà minimamente l’idea della polivalenza di questo apparecchio utilissimo per una bocca sana.

Partiamo dalla sua composizione per conoscerne meglio le funzioni. L’idropulsore, di cui si trovano in commercio diversi modelli come si può vedere sul sito www.sceltaidropulsore.it, si compone di tre corpi principali: il serbatoio, la pompa idraulica e il compressore, tutti e tre ‘dialogano’ per poter fare un egregio lavoro di squadra, ma vediamo meglio come. Il contenitore incorporato nell’idropulsore serve a contenere l’acqua, meglio se capiente, visto che è proprio dall’acqua che parte la sua ‘mission’ di igienizzare i denti e il cavo orale nella sua interezza. Se il serbatoio è piccolo, infatti, l’acqua si esaurirà quasi subito e si avrà quindi la scomodità di doverlo riempire più volte per non interrompere il flusso di erogazione. L’acqua viene filtrata dalla pompa idraulica ed è bene che, per non rovinarne le pareti, sia sempre pulita e non contenga residui per evitare che si danneggi.

Una volta riempito il serbatoio d’acqua o di una miscela di acqua e collutorio, si aziona il mini-compressore che farà partire il getto idrico da uno o più ugelli montati nell’idropulsore. Si può regolare la pressione e orientare il beccuccio dello strumento sui denti per procedere alla pulizia degli stessi. Pur essendo presenti da diversi anni in ambito professionale, gli idropulsori domestici per usare una terminologia che rende l’idea di un uso privato e soggettivo di massa hanno fatto la loro prima comparsa sul mercato degli accessori per l’igiene orale da un tempo relativamente breve, anche se in un baleno si sono moltiplicati i modelli lanciati dalle diverse case produttrici, molte delle quali già leader di settore.